Il denaro contante e l’affidabilità: come viene classificato in Europa?
La risposta alla pandemia da Covid-19 per quanto riguarda i pagamenti non è stata, anche se per molti era plausibile, l’abbandono del denaro contante a favore dei pagamenti online. Le transazioni in contanti, infatti, continuano e, per molti, sono ancora il principale e preferito metodo di pagamento.
“Le banconote fanno parte della nostra economia, della nostra identità e della nostra cultura, e alla BCE abbiamo l’immensa responsabilità di preservare la fiducia dei cittadini nella nostra moneta.”
Christine Lagarde
Le parole di Christine Lagarde, Presidente della BCE, ci ricordano quanto il contante faccia parte della nostra storia e della nostra quotidianità ma, allo stesso tempo, quanto sia importante trovare la corretta gestione di questo metodo di pagamento.
La BCE e le banche centrali nazionali (che insieme formano l’Eurosistema), hanno insieme al settore bancario il fondamentale compito di garantire la regolare distribuzione del contante e di facilitarne l’utilizzo nei pagamenti.
I nostri contanti, banconote e monete, hanno sia corso legale in Europa sia sono l’unica forma di denaro pubblico direttamente accessibile a tutti, ma la strategia dell’Eurosistema per il contante è diversa nei vari paesi.
Vediamo la percentuale di utilizzo dei contanti nei paesi europei.
I primi paesi europei per utilizzo del denaro contante:
Secondo la ricerca di Merchant Machine, con oltre il 70% dei pagamenti effettuati in contanti, la Romania è il paese europeo più dipendente dal contante, seguita dalla Bulgaria con il 63%.
Quasi la metà, circa il 42%, della popolazione dell’Europa orientale non è banchizzata, dimostrando la propensione dei cittadini a continuare a utilizzare i contanti come principale forma di pagamento.
All’opposto, alcuni paesi utilizzano quasi solamente i pagamenti digitali: la Norvegia, per esempio, si affida ai contanti solo nel 3% delle transazioni economiche.
Nello specifico, i dati di Merchant Machine, hanno registrato per l’utilizzo del denaro contante in Europa le seguenti percentuali.
1. Romania
- Transazioni in contanti: 78%
- Popolazione non banchizzata: 42%
- Numero di ATM (per 100.000): 64
-
2. Bulgaria
- Transazioni in contanti: 63%
- Popolazione non banchizzata: 28%
- Numero di ATM (per 100.000): 84
-
3. Ucraina
- Transazioni in contanti: 60%
- Popolazione non banchizzata: 37%
- Numero di ATM (per 100.000): 96
-
4. Ungheria
- Transazioni in contanti: 45%
- Popolazione non banchizzata: 25%
- Numero di ATM (per 100.000): 61
-
5. Repubblica Ceca
- Transazioni in contanti: 44%
- Popolazione non banchizzata: 19%
- Numero di ATM (per 100.000): 58
-
6. Slovacchia
- Transazioni in contanti: 41%.
- Popolazione non banchizzata: 16%
- Numero di ATM (per 100.000): 62
-
7. Grecia
- Transazioni in contanti: 29%.
- Popolazione non banchizzata: 15%
- Numero di ATM (per 100.000): 63
-
Perché il denaro contante è considerato affidabile?
In luce di quanto riportato, il denaro contante risulta ancora largamente utilizzato e apprezzato, ma cosa rende davvero il contante così affidabile?
1. Pagare in contanti crea soddisfazione
Secondo uno studio condotto dal professor Avni M. Shah pagare in contanti crea un’emozione positiva, facendo provare al cliente una sensazione di soddisfazione nei confronti della spesa appena effettuata.
2. I contanti rendono l’acquirente consapevole degli acquisti
Il pagamento in contante evita gli acquisti impulsivi: vari studi di psicologia dei consumatori indicano come le persone che utilizzano i contanti per i loro acquisti sono portati a spendere meno e a fare spese più ponderate rispetto a chi utilizza carte o pagamenti digitali.
3. I contanti sono più affidabili dei circuiti di pagamento online
La fisicità del contante crea una sicurezza maggiore in chi deve compiere l’acquisto.
Conclusione
Esistono, dunque, varie spiegazioni sull’utilizzo del denaro contante in Europa e sul perché venga preferito rispetto ad altre forme di pagamento. Una cosa univoca è che il denaro contante continuerà a essere utilizzato, su larga scala, in tutta la zona europea.
Contattaci per scoprire di più sulla nostra offerta di casseforti per la gestione intelligente del denaro contante!
La risposta alla pandemia da Covid-19 per quanto riguarda i pagamenti non è stata, anche se per molti era plausibile, l’abbandono del denaro contante a favore dei pagamenti online. Le transazioni in contanti, infatti, continuano e, per molti, sono ancora il principale e preferito metodo di pagamento.
“Le banconote fanno parte della nostra economia, della nostra identità e della nostra cultura, e alla BCE abbiamo l’immensa responsabilità di preservare la fiducia dei cittadini nella nostra moneta.”
Christine Lagarde
Le parole di Christine Lagarde, Presidente della BCE, ci ricordano quanto il contante faccia parte della nostra storia e della nostra quotidianità ma, allo stesso tempo, quanto sia importante trovare la corretta gestione di questo metodo di pagamento.
La BCE e le banche centrali nazionali (che insieme formano l’Eurosistema), hanno insieme al settore bancario il fondamentale compito di garantire la regolare distribuzione del contante e di facilitarne l’utilizzo nei pagamenti.
I nostri contanti, banconote e monete, hanno sia corso legale in Europa sia sono l’unica forma di denaro pubblico direttamente accessibile a tutti, ma la strategia dell’Eurosistema per il contante è diversa nei vari paesi.
Vediamo la percentuale di utilizzo dei contanti nei paesi europei.
I primi paesi europei per utilizzo del denaro contante:
Secondo la ricerca di Merchant Machine, con oltre il 70% dei pagamenti effettuati in contanti, la Romania è il paese europeo più dipendente dal contante, seguita dalla Bulgaria con il 63%.
Quasi la metà, circa il 42%, della popolazione dell’Europa orientale non è banchizzata, dimostrando la propensione dei cittadini a continuare a utilizzare i contanti come principale forma di pagamento.
All’opposto, alcuni paesi utilizzano quasi solamente i pagamenti digitali: la Norvegia, per esempio, si affida ai contanti solo nel 3% delle transazioni economiche.
Nello specifico, i dati di Merchant Machine, hanno registrato per l’utilizzo del denaro contante in Europa le seguenti percentuali.
1. Romania
- Transazioni in contanti: 78%
- Popolazione non banchizzata: 42%
- Numero di ATM (per 100.000): 64
2. Bulgaria
- Transazioni in contanti: 63%
- Popolazione non banchizzata: 28%
- Numero di ATM (per 100.000): 84
3. Ucraina
- Transazioni in contanti: 60%
- Popolazione non banchizzata: 37%
- Numero di ATM (per 100.000): 96
4. Ungheria
- Transazioni in contanti: 45%
- Popolazione non banchizzata: 25%
- Numero di ATM (per 100.000): 61
5. Repubblica Ceca
- Transazioni in contanti: 44%
- Popolazione non banchizzata: 19%
- Numero di ATM (per 100.000): 58
6. Slovacchia
- Transazioni in contanti: 41%.
- Popolazione non banchizzata: 16%
- Numero di ATM (per 100.000): 62
7. Grecia
- Transazioni in contanti: 29%.
- Popolazione non banchizzata: 15%
- Numero di ATM (per 100.000): 63
Perché il denaro contante è considerato affidabile?
In luce di quanto riportato, il denaro contante risulta ancora largamente utilizzato e apprezzato, ma cosa rende davvero il contante così affidabile?
1. Pagare in contanti crea soddisfazione
Secondo uno studio condotto dal professor Avni M. Shah pagare in contanti crea un’emozione positiva, facendo provare al cliente una sensazione di soddisfazione nei confronti della spesa appena effettuata.
2. I contanti rendono l’acquirente consapevole degli acquisti
Il pagamento in contante evita gli acquisti impulsivi: vari studi di psicologia dei consumatori indicano come le persone che utilizzano i contanti per i loro acquisti sono portati a spendere meno e a fare spese più ponderate rispetto a chi utilizza carte o pagamenti digitali.
3. I contanti sono più affidabili dei circuiti di pagamento online
La fisicità del contante crea una sicurezza maggiore in chi deve compiere l’acquisto.
Conclusione
Esistono, dunque, varie spiegazioni sull’utilizzo del denaro contante in Europa e sul perché venga preferito rispetto ad altre forme di pagamento. Una cosa univoca è che il denaro contante continuerà a essere utilizzato, su larga scala, in tutta la zona europea.
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