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Il Web 3.0 e i prodotti decentralizzati basati su blockchain

Il concetto di Web 3.0 risale a 16 anni fa, quando Jeffrey Zeldman ne parlò per la prima volta in un suo articolo agli inizi del 2006. Nonostante siano passati anni, è ancora molto difficile dare una definizione univoca, le interpretazioni, infatti, sono diverse a seconda del contesto.

 

Possiamo però affermare che l’evoluzione del web, essendo un mondo in costante trasformazione, sia arrivata alla versione 3.0, molto complessa ma soprattutto da valutare con cautela considerando il basarsi su tecnologie e concetti recenti.

 

Web 3.0 è una versione futura di internet, nata e strutturata sul concetto di blockchain pubbliche, ovvero

 

sottofamiglia di tecnologie, o come viene spesso precisato, un insieme di tecnologie, in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete. Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro.

 

Il fascino che aleggia attorno alla nuova versione della rete nasce perché il Web 3.0 è decentralizzato: questo termine indica che, al contrario di quello che avviene oggi, ogni persona possiede e regola le proprie aree di internet da sola. Oggi l’accesso a internet dei clienti avviene attraverso piattaforme gestite e mediate da aziende che ne detengono la proprietà, come Google, Apple oppure Meta (Facebook).

 

Le navigazioni tramite Web 3.0 non richiederanno il permesso a queste piattaforme comportando l’eliminazione degli intermediari: le autorità centrali non hanno l’autorità di selezionare chi ha accesso a quali servizi.

 

Il desiderio di eliminare le piattaforme di mediazione nasce dalla volontà di mantenere più al sicuro i dati personali: ad oggi le grandi aziende che detengono il potere delle piattaforme gestiscono la maggior parte della raccolta dei dati.

 

Così, le attività strutturate nel Web 3.0 implicano, in teoria, una maggiore sicurezza e una più accurata tutela della privacy degli utenti.

 

Architettura a database decentralizzati

L'architettura delle applicazioni, quindi della struttura e del funzionamento del Web 3.0 si contraddistingue per il fatto di essere decentralizzata, il che significa che se, oggi, il web 2.0 è uno spazio nel quale i contenuti (post, commenti, interazioni...) richiedono un aggiornamento costante di database in hosting su server centrali che rimandano informazioni attraverso un’interfaccia (Google), nella versione 3.0, il web non ha più database centralizzati.

 

Al posto di queste piattaforme, grazie alla tecnologia blockchain e ai suoi network distribuiti (Bitcoin ed Ethereum) sarà sia possibile sviluppare web app svincolate dai sistemi tradizionali (App Store) sia avere, di fatto, un servizio sempre funzionante poichè basta un solo utente attivo perché la rete funzioni (ora in caso di server down non è possibile accedere al servizio).

 

Internet of Things e intelligenza artificiale

La trasformazione del web coinvolge da tempo anche ambiti ad esso correlati indirettamente. La continua evoluzione del web e la sempre più quotidiana fusione tra mondo virtuale e fisico, la connessione tra rete e oggetti, grazie al web semantico e all’intelligenza artificiale, hanno un ruolo centrale nell’evoluzione generale.

 

La sempre maggiore capacità di interpretare dati e informazioni da parte di bot e automi implica offrire agli utenti esperienze digitali sempre migliori, che a loro volta implicheranno interazioni sempre più sofisticate con gli oggetti di uso quotidiano.  

 

In questo nuovo scenario, quali sono gli sviluppi possibili nella gestione dei pagamenti?

 

Il futuro dei contanti virtuali

Nell’ecosistema del Web 3.0 si  è fatto largo il concetto di Finanza Decentralizzata: un sistema finanziario non più basato sulla centralità degli intermediari, come le banche, ma organizzato e costruito su nuove tecnologie in grado di disintermediare gli scambi di informazioni e finanziari tra più soggetti.

 

Parliamo quindi di:

  • criptovalute e Stable Coin
  • Smart Contract
  • Non Fungible Tokens (NFT)

 

Questo futuro che inizia con il Web 3.0 è costituito da applicativi simili, se non uguali, a prima ma internamente completamente differenti: i nuovi sistemi sfideranno la centralizzazione, il monitoraggio e lo sfruttamento pubblicitario, permettendo la decentralizzazione dei dati.

 

References

1. La Blockchain spiegata in maniera semplice: significato e applicazioni. (n.d.). Blog Osservatori.net. Retrieved October 20, 2022, from https://blog.osservatori.net/it_it/blockchain-spiegazione-significato-applicazioni

2. Perché i prodotti finanziari decentralizzati Web 3.0 sono diventati una furia. (2022, March 23). Redditoinclusione.it. Retrieved October 20, 2022, from https://www.redditoinclusione.it/perche-i-prodotti-finanziari-decentralizzati-web-3-0-sono-diventati-una-furia/

Il Web 3.0 e i prodotti decentralizzati basati su blockchain

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