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Limiti dei pagamenti in contanti dal 1991 al 2023

La Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022) all’art. 1 comma 384 ha nuovamente aumentato il limite per i pagamenti in contanti, fino a 5.000 euro.

 

Questo cambiamento è entrato in vigore a partire dal 1/01/2023, innalzando il limite precedentemente fissato - 2.000 euro, per le operazioni di:

  • trasferimento di denaro contante;
  • trasferimento di titoli al portatore in euro o in valuta estera, fatto a qualunque titolo tra soggetti diversi;
  • trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore.

 

Il cambiamento del limite dell’utilizzo di denaro contante nelle transazioni negli anni 

Sono passati più di trent’anni da quando il governo italiano emanò il primo Decreto Legge in cui venne stabilito un limite all’uso dei contanti per le transazioni tra aziende e privati.

 

Da quel lontano 1991, in Italia, sono stati introdotti diversi limiti ai pagamenti in contanti, tutti con l'obiettivo di contrastare l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. 

 

Inizialmente, il limite era di 5 milioni di lire, poi aumentato a 10 milioni di lire nel 1998 e infine a 3.000 euro nel 2011. Dal 1991 ad oggi, molti dei governi che si sono succeduti hanno riaffrontato il tema, rivedendo al rialzo o al ribasso gli importi sanzionabili:

Con la pubblicazione della Legge di Bilancio 2023 siamo tornati alla possibilità di effettuare pagamenti in contanti fino alla soglia di cinquemila euro.

 

L’attuale Governo ha nuovamente modificato il limite previsto per l’uso dei contanti con la Legge di Bilancio 2023 - Legge 29 dicembre 2022 n. 197, stabilendo 5.000 euro come limite per il pagamento in contanti, con decorrenza 1° gennaio 2023.

 

Nonostante i continui cambiamenti delle regolamentazioni, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Banca d’Italia, il valore del circolante, quindi tutte le banconote e le monete detenute dal pubblico, a maggio 2021 era pari a 245 miliardi e 474 milioni, l’8,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.

 

Lo SPACE 2022, studio annuale della Banca Centrale Europea sulle abitudini di pagamento dell’area EA17, conferma l’uso elevato del contante in Italia, che si conferma:

  • la quarta nazione europea per numero di pagamenti in questa forma, 69% del totale dei pagamenti in negozio
  • ottava per valore delle transazioni, 49% sul totale dei volumi).¹

 

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Fonti

1 SPACE 2022 | Banca Centrale Europea

2 Il costo sociale degli strumenti di pagamento in Italia | Banca d’Italia

Limiti dei pagamenti in contanti dal 1991 al 2023

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