Quanto conta davvero il denaro contante?
Nell’ultimo periodo, in Italia e nel mondo, si è parlato dell’ambivalenza tra denaro contante e pagamenti online.
Secondo molti il primo è destinato a scomparire, in un futuro più o meno prossimo, lasciando quasi completamente il monopolio alla moneta elettronica.
Ma è davvero così? L’economia dell’area europea può realmente rinunciare al denaro contante?
Le attività della Banca Centrale Europea
“Le banconote fanno parte della nostra economia, della nostra identità e della nostra cultura – e alla BCE abbiamo l’immensa responsabilità di preservare la fiducia dei cittadini nella nostra moneta.”
Christine Lagarde, Presidente della BCE
La Banca Centrale Europea Bce ha l’incarico, tra i suoi compiti fondamentali insieme alle banche centrali nazionali, sia di assicurare la disponibilità del contante, rendendolo accessibile a tutti i cittadini, sia di facilitarne l’uso per i pagamenti.
Lo scopo finale delle operazioni attivate in quest’ottica è quello di garantire sicurezza, in termini di autonomia, privacy e inclusione sociale.
Il denaro contante in Europa
La crescita, anche se a velocità variabile nelle diverse zone, dei pagamenti digitali è continua e di pari passo con la digitalizzazione grazie sia allo sviluppo dell’economia, sia al sempre più importante utilizzo delle piattaforme e-commerce come nuove modalità di acquisto (tendenza in uso prima della pandemia ma che ha subito una forte accelerazione dal 2020).
L’incentivo all’uso della moneta elettronica è sempre più diffuso anche grazie alle numerose attività di limitazione all’utilizzo del contante.
In Italia, per esempio, sono da una parte stati attivati sconti sui pagamenti elettronici (cashback) o promossa la lotteria degli scontrini; dall’altra è stata cambiata più volte la soglia delle transazioni.
Su questo tema, dopo vari cambiamenti si torna, però, indietro mantenendo a 2 000 euro la soglia a partire dalla quale si vieta ogni transazione con banconote.
Fino al 31 dicembre 2022 sarà nuovamente la soglia dei 2 000 a decretare con quale modalità verranno attuate le transazioni. Lo ha stabilito l’ultimo emendamento a riguardo che mantiene i criteri del 2021 e rinvia al prossimo futuro (forse il prossimo anno) il passaggio definitivo della soglia a mille euro.
Queste misure, anche se giustificate per la lotta all’evasione fiscale, tuttavia sollevano molti dubbi sia in termini di efficacia, sia in termini di rispetto della libertà di scelta, di privacy e di inclusione dei cittadini.
Perché è importante garantire l’accesso al contante?
Il denaro ha delle funzioni principali, tra cui:
● assicura autonomia: utilizzare denaro contante non richiede l’intervento di intermediari e non richiede supporto fisico (carta, tessera o smartphone);
● ha corso legale: i punti vendita non possono rifiutare pagamenti in denaro contante, se non previo accordo.
● garantisce privacy: le transazioni in contanti rispettano il diritto fondamentale alla protezione della privacy, dell’identità e dei dati personali.
● è inclusivo: il contante rende accessibile l’acquisto e il risparmio a tutti.
● è veloce: banconote e monete permettono di effettuare pagamenti in tempo reale.
Conclusione
Nessun mezzo di pagamento può soddisfare completamente tutte le diverse esigenze dei consumatori, mosse da vari fattori come la tipologia degli acquisti e la condizione socio-economica.
Resta pertanto fondamentale offrire la possibilità di scelta della modalità di pagamento, mantenendo, però, sempre velocità, sicurezza, costi contenuti, semplicità di accesso e di utilizzo.
Il denaro contante e il denaro digitale sono dunque complementari: la coesistenza offre ai consumatori una maggiore possibilità e libertà di scelta.
Nell’ultimo periodo, in Italia e nel mondo, si è parlato dell’ambivalenza tra denaro contante e pagamenti online.
Secondo molti il primo è destinato a scomparire, in un futuro più o meno prossimo, lasciando quasi completamente il monopolio alla moneta elettronica.
Ma è davvero così? L’economia dell’area europea può realmente rinunciare al denaro contante?
Le attività della Banca Centrale Europea
“Le banconote fanno parte della nostra economia, della nostra identità e della nostra cultura – e alla BCE abbiamo l’immensa responsabilità di preservare la fiducia dei cittadini nella nostra moneta.”
Christine Lagarde, Presidente della BCE
La Banca Centrale Europea Bce ha l’incarico, tra i suoi compiti fondamentali insieme alle banche centrali nazionali, sia di assicurare la disponibilità del contante, rendendolo accessibile a tutti i cittadini, sia di facilitarne l’uso per i pagamenti.
Lo scopo finale delle operazioni attivate in quest’ottica è quello di garantire sicurezza, in termini di autonomia, privacy e inclusione sociale.
Il denaro contante in Europa
La crescita, anche se a velocità variabile nelle diverse zone, dei pagamenti digitali è continua e di pari passo con la digitalizzazione grazie sia allo sviluppo dell’economia, sia al sempre più importante utilizzo delle piattaforme e-commerce come nuove modalità di acquisto (tendenza in uso prima della pandemia ma che ha subito una forte accelerazione dal 2020).
L’incentivo all’uso della moneta elettronica è sempre più diffuso anche grazie alle numerose attività di limitazione all’utilizzo del contante.
In Italia, per esempio, sono da una parte stati attivati sconti sui pagamenti elettronici (cashback) o promossa la lotteria degli scontrini; dall’altra è stata cambiata più volte la soglia delle transazioni.
Su questo tema, dopo vari cambiamenti si torna, però, indietro mantenendo a 2 000 euro la soglia a partire dalla quale si vieta ogni transazione con banconote.
Fino al 31 dicembre 2022 sarà nuovamente la soglia dei 2 000 a decretare con quale modalità verranno attuate le transazioni. Lo ha stabilito l’ultimo emendamento a riguardo che mantiene i criteri del 2021 e rinvia al prossimo futuro (forse il prossimo anno) il passaggio definitivo della soglia a mille euro.
Queste misure, anche se giustificate per la lotta all’evasione fiscale, tuttavia sollevano molti dubbi sia in termini di efficacia, sia in termini di rispetto della libertà di scelta, di privacy e di inclusione dei cittadini.
Perché è importante garantire l’accesso al contante?
Il denaro ha delle funzioni principali, tra cui:
● assicura autonomia: utilizzare denaro contante non richiede l’intervento di intermediari e non richiede supporto fisico (carta, tessera o smartphone);
● ha corso legale: i punti vendita non possono rifiutare pagamenti in denaro contante, se non previo accordo.
● garantisce privacy: le transazioni in contanti rispettano il diritto fondamentale alla protezione della privacy, dell’identità e dei dati personali.
● è inclusivo: il contante rende accessibile l’acquisto e il risparmio a tutti.
● è veloce: banconote e monete permettono di effettuare pagamenti in tempo reale.
Conclusione
Nessun mezzo di pagamento può soddisfare completamente tutte le diverse esigenze dei consumatori, mosse da vari fattori come la tipologia degli acquisti e la condizione socio-economica.
Resta pertanto fondamentale offrire la possibilità di scelta della modalità di pagamento, mantenendo, però, sempre velocità, sicurezza, costi contenuti, semplicità di accesso e di utilizzo.
Il denaro contante e il denaro digitale sono dunque complementari: la coesistenza offre ai consumatori una maggiore possibilità e libertà di scelta.