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Valute antiche: 5 forme di contanti nel tempo

Gli antichi, agli albori della società, utilizzavano il baratto come forma di pagamento: davano qualcosa per qualcos’altro.

 

Il limite esisteva già nelle economie di sussistenza: ciò che si “produceva” o si consumava si scambiava nel breve periodo, ma tutto questo comportava degli svantaggi, a partire dal deterioramento dei beni fino alla disponibilità degli stessi. 

 

Era anche molto difficile “risparmiare” poichè ciò poteva avvenire solo conservando prodotti non facilmente deperibili e il cui valore non cambiasse nel tempo.

 

Il cambiamento più significativo è arrivato con l’avvento della moneta.

 

La prima moneta metallica, fatta con una lega greggia di oro e argento senza figure o scritte, fu coniata nel 685 A.C. in Lidia, un’antica regione dell’Asia Minore. A seguire, i greci coniarono monete d’argento con la figura di Poseidone, dio del mare. 

Circa all’inizio del V secolo A.C. la moneta era un metodo di pagamento diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.

 

Col tempo si iniziò ad affiancare alle monete la cosiddetta “cartamoneta”, conosciuta oggi come banconota.

 

Tra il 1700 e il 1800 le banconote iniziarono a venire emesse dalle banche: nel 1893, nacque la Banca D’Italia (dalla fusione di tre banche: Banca Nazionale nel Regno, Banca Nazionale Toscana e Banca Toscana di Credito), che iniziò a operare come banca di emissione insieme ai due banchi meridionali (Napoli e Sicilia); nel 1926 divenne l’unico istituto di emissione.

 

Ma dal baratto alla carta moneta cosa c’è stato nei secoli? Che aspetto avevano le valute antiche?

 

Scopriamo 5 tra le più famose e interessanti valute antiche.

1 Valute commestibili

Per secoli il cibo è stato usato come valuta: il sale,il formaggio, le fave di cacao e i mattoni di tè sono stati per anni dei metodi di pagamento. La parola “salario”, infatti, deriva dal latino ‘salarium’, che significa “una razione di sale”.

2. Croci del Katanga

Le Croci del Katanga fuse in rame venivano utilizzate come valuta per il baratto e il commercio nella Repubblica Democratica del Congo fino al XX secolo.

Potevano anche essere utilizzate nella costruzione di utensili, se necessario.

3. Pietre Rai

Le Pietre Rai sono blocchi rotondi con un buco al centro ricavati da rocce calcaree, avevano fino a 3,5 metri di diametro e oltre 8 tonnellate di peso; sono probabilmente la più grande forma di moneta mai registrata. 

Dal 500 d.C. erano utilizzate sull’isola di Yap e più storia aveva la pietra, maggiore era il suo valore. 

4. Kissi Penny

I Kissi Penny sono stati riconosciuti come valuta legale in molte parti dell’Africa occidentale fino a poco tempo fa.

La forma, realizzata dai fabbri, era di lunghe aste a T su un’estremità e una “vanga” sull’altra. 

5. Potlatch

Più che una vera e propria moneta, il Potlatch era una stravagante celebrazione che permetteva di fare affari, commerciando praticamente qualsiasi cosa.

Pratica diffusa in tutto il mondo, era il principale mezzo di scambio dei nativi americani. 

 

Negli anni sono state utilizzate tante altre valute che ad oggi possono sembrarci insolite, come:

  • Conchiglie
  • Tappi di bottiglia
  • Pelli di animali
  • Gioielli
  • Serpenti
  • Schiacciapatate

 

Conclusioni

Con tutti i cambiamenti analizzati, la valuta fisica sarà ancora utilizzata tra 50 anni?

Non ci è dato sapere il futuro ma per adesso, sicuramente, il denaro contante resta il più apprezzato e utilizzato metodo di pagamento, specialmente in Italia.

 

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